Friday, April 27, 2012

BLACKBERRIES TART AND HEART-SHAPED COOKIES


Well, even though we're all pretty sick, our appetite has not been impaired.
This is the crumbly, lovely dessert I just finished baking for today's lunch. It' a soft but crumbly tart with a juicy blackberries heart, just perfect for our sore, aching throats. And with the left-over dough I cut some sweet and romantic heart-shaped cookies.
Nice and easy!

  
Ingredients for a tart and 10 cookies

250 g of plain flour (I used a gorgeous Pivetti Molini one)
160 g of butter
80 g of icing sugar
3 egg yolks
1 pinch of salt
half a sachet of baking powder (about 8 g)

80 g of roughly chopped milk chocolate (for the cookies)
150 g of Blackberries Jam Casa Barone


Mix all dry ingredients together (flour, sugar, baking powder and salt), then add in the melted butter, the yolks and knead thoroughly in order to get a smooth dough. Roll it up with clingfilm and let it set for about half an hour in the refrigerator.
After this time, take it out from the fridge and divide it in two parts, one smaller than the other. Roll the largest part until it's about 1 and a half cm thick and lay it on a round, 20 cm diameter, baking tin. Spread the Blackberries Jam on the surface, and help it penetrate into the dough by digging little holes in it with a small spoon.

Bake the tart in the oven at 180 degrees for about 20-25 minutes. It must be nice and soft, it's not supposed to be crunchy at all!

Now take the small part of the dough, roll it till it's a little more than half a cm thick and start cutting your cookies with a heart shaped biscuit cutter. Spread the chocolate pieces on the surfaces and press them a little to get them nicely trapped into the dough. Cook them for 10 minutes at 180 degrees.









Monday, April 23, 2012

E' MEGLIO ESSERE LUNGIMIRANTI: "PANIFICHIAMO" IL FUTURO


Mi rifaccio al post di ieri. 
Il tempo a nostra disposizione e' sempre molto poco, siamo in costante movimento, con il corpo e con la mente, e questa realta' in se' aberrante sta assumendo perversi connotati di normalita'. Non fermarsi e' diventato scontato, ma cosi' scontato che quando miracolosamente pigiamo il piede sul freno e ci blocchiamo, ci sentiamo persino un po' in colpa. Sbagliato. Dovremmo concedercelo piu' spesso un momento di quiete.

Almeno il fine settimana pero' si puo' tirare un fiato e far si che la freccia del tachimetro torni indietro di qualche tacca.
Ecco cosa ho creato ieri con il mio consorte, io all'impasto e lui al topping, per pranzo.



Ingredienti per l'impasto

1 bicchiere scarso d'acqua
1 cucchiaino e mezzo di sale
1 cucchiaino di zucchero
20 g di lievito di birra fresco
4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
Per il topping n.1
200 g di salmone leggermente affumicato
qualche foglia tritata di dragoncello esiccato
Per il topping n.2
Sciogliete il lievito in un bicchiere di acqua tiepida e unitelo alla farina, incorporate il sale, lo zucchero e 3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva.
Impastate energicamente con le mani e quando il composto sara' bello liscio ed elastico copritelo con un foglio di pellicola trasparente e mettetelo a lievitare per 2 ore a temperatura ambiente.
Terminato il tempo di lievitazione stendete la vostra focaccia e spennellatela con un'emulsione di acqua e olio extravergine d'oliva. Infornate e cuocete in forno preriscaldato a 220 gradi. Quando la superficie e' appena colorata sfornate, tagliate la focaccia a quadrati e conditeli in parte con il salmone, il formaggio fresco di bufala e il dragoncello e in parte con il formaggio di capra, il pesto di pomodorino e la rucola.
Finite con un giro di olio extravergine d'oliva a crudo e una spolverata di pepe nero.

Sunday, April 22, 2012

QUEL CHE RESTA...DI GIORNO


Si, avete letto bene, il titolo di questo mio articolo e' "Quel che resta DI giorno" ed e' un voluto richiamo al celebre e splendido film di James Ivory.
Vi e' mai capitato di sperare che la giornata fosse piu' lunga e che le ventiquattro ore standard volute dal Padre Eterno si dilatassero come il ferro dei binari sotto il sole allo Zenit? Molti mi risponderanno: "ma certo! ogni giorno!", oppure: "spesso e volentieri!".
Beh, a me no.
Dico no ed e' un no secco e risoluto perche' sono certa che riuscirei a riempire anche la venticinquesima ore, anche la ventiseiesima e la ventisettesima. Le farei diventare fitte come una pioggia senza vento. Perche' e' cosi' che sono fatta. 
Ecco perche' ringrazio il Cielo e dico: "Meno male che sono solo ventiquattro. E meno male che esiste un tempo, la notte, in cui tutto tace".


Quel che resta, DI giorno, e' una piccola, anzi piccolissima, fettina della torta caprese che ho preparato ieri. 
E' una torta morbida e ricca di cioccolato, tenera di burro e soffice per la presenza di amido di mais al posto della farina.
Non ho volutamente messo le mandorle perche' non sono amante di questo frutto secco, ma vi posso dire che a giudicare dalla velocita' con la quale e' sparita, il risultato e' stato eccellente. E stamani, a colazione, i bambini hanno spazzolato i magri ma amabili resti.

Ingredienti

200 g di cioccolato fondente 70%
150 g di burro fuso
120 g di zucchero
3 uova 
1 bustina di Lievito San Martino
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
zucchero al velo per decorare la superficie della torta

Fondete il cioccolato a bagnomaria insieme al burro. Lasciate raffreddare un poco, aggiungete le uova sbattute insieme allo zucchero e infine l'amido di mais setacciato, precedentemente miscelato con la vanillina, il sale e il lievito.
Amalgamate bene tutto e versate il composto in una tortiera del diametro di circa 20 cm.
Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti circa.
Lasciate raffreddare bene la torta prima di decorarla con lo zucchero al velo.


Friday, April 13, 2012

CRICKET CHANDELIER AND A LOVELY, CREAMY PASTA


E affinche' il geco, che se ne sta beato e quatto, quatto sul nostro soffitto, non abbia a patir la fame, gli abbiamo donato una succulenta e luminosa cicala.
Ecco, in tutto il suo splendore, il secondo lampadario realizzato dal mio abilissimo e ingegnosissimo suocero.


Non e' bellissima?

Bene, mentre il nostro geco consuma il suo lauto pasto...pensiamo anche al nostro!
Non me ne vogliano coloro che detestano il gorgonzola, perche' il piatto che vi propongo oggi ne e' pieno, ma dopotutto de gustibus non est disputandum. 
Per gli amanti di questo formaggio delizioso ecco di seguito la ricetta.


Ingredienti per 4

400 g di Farfalle Integrali
1 broccolo romano mondato, tagliato in quattro o sei parti e sbollentato in acqua salata per 8 minuti
1 spicchio d'aglio vestito
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
mezzo bicchiere di latte fresco
pepe nero macinato fresco
1 noce di burro per la mantecatura

Quando scolate il broccolo romano, dopo averlo sbollentato, ponetelo sotto il getto d'acqua freddissima del rubinetto. Questa operazione evitera' che il broccolo (ma lo stesso discorso vale anche per asparagi, spinaci, bietole e fagiolini) assuma quella sgradevole sfumatura marroncina, che rovinerebbe l'aspetto del vostro piatto.
Drenate il cavolo e rosolatelo in una padella dal fondo antiaderente su fiamma moderata insieme allo spicchio d'aglio intero, che eliminerete dopo appena un paio di minuti.
Con la forchetta cercate di disfare un poco le infiorescenze, ma senza accanirvi. In poche parole non dovete creare una purea, perche' credo che sia piacevole imbattersi in qualche pezzo piu' grandicello.
A questo punto salate se necessario, e aggiungete il gorgonzola e il latte, che si fonderanno armoniosamente in una crema, con l'aiuto di un mestolo di legno. Fate restringere il necessario, drenate le farfalle al dente e trasferitele nella padella insieme al condimento. Aggiungete una noce di burro e mantecate per 1 minuto.
Completate il piatto con una bella spolverata di pepe nero macinato fresco e servite.

POLPETTINE DAL CUORE TENERO PER UN REGGIMENTO


Esiste forse un secondo migliore delle polpette quando hai una squadra di scolaretti a pranzo?  Secondo me no.
Sono buone, pratiche da servire e facili da preparare.
Questa e' la ricetta di quelle che ho presentato a tavola sabato scorso in occasione del pranzo con i compagnetti di mio figlio.

Ingredienti per trenta polpette

500 g di carne macinata mista (bovina e suina)
100 g di parmigiano grattugiato
50 g di pangrattato
1/2 bicchiere di latte
3 uova
sale q.b.
1 pizzico di noce moscata
qualche foglia tritata di prezzemolo fresco
olio d'oliva quanto basta per friggere le polpette
1/2 bicchiere di vino bianco 
1/2 bicchiere di latte


Amalgamate bene la carne macinata con le uova, il pangrattato, il parmigiano, il sale, il prezzemolo, il latte e la noce moscata. Formate con il composto ottenuto le vostre polpettine, ma prima di dar loro la forma finale inserite al centro di ciascuna un dadino di Caciotta Altamaremma Spadi.
Friggetele in abbondante olio d'oliva fino ad ottenere una perfetta doratura di tutta la superficie, poi ponetele ad asciugare su carta assorbente per qualche minuto. 
Trasferitele in un tegame con un giro d'olio d'oliva e avviate il fuoco. Sfumate con il vino bianco, aggiungete il latte, salate se necessario, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per una ventina di minuti.
Servite le polpettine tiepide con una insalata fresca di contorno.

Wednesday, April 11, 2012

CROSTONE AL GORGONZOLA E COMPOSTA DI FRAGOLE ALL'ACETO BALSAMICO E NUOVA COLLABORAZIONE


L'appetito vien mangiando, si sa.
Ecco perche' esistono gli aperitivi e gli antipasti: lo stomaco va preparato al pasto e reso accogliente. E' cosi' bello aprire una cena con un vinello fresco e frizzante, specialmente se questo fa da accompagnamento a sfiziosi crostini come quelli che abbiamo gustato ieri sera.
Quando poi la materia prima e' di eccelsa qualita', l'aperitivo puo' protrarsi ad oltranza e non necessitare di null'altro.

Ho ricevuto ieri un pacchetto strepitoso dal Caseificio Mauri


Non appena l'ho aperto si e' sprigionata un' intensa fragranza che mi ha messo addosso un incredibile appetito e altrettanta voglia di cucinare. Insomma, questo omaggio mi ha galvanizzata.


Ingredienti per 2 persone

6 fette di pane 
una ventina di nocciole tostate e pelate




Niente di piu' semplice.
Accendete il forno a 200 gradi.
Tagliate a fettine spesse un centimetro e mezzo del buon pane. Io ho utilizzato quello pasquale che preparai qualche giorno fa. Metto sempre in freezer qualche fetta di pane fatto da me, cosi' da poterlo tirare fuori alla prima occasione.
Spalmate il gorgonzola sulle fettine di pane, adagiatevi uno strato corposo di composta di fragole e completate con delle nocciole. Disponete le fettine di pane su una placca foderata di carta da forno e fate cuocere per 6-8 minuti. 
Approfittate del tempo instabile per gustare questa delizia!

COLOMBA TRADIZIONALE FLAMIGNI E CREMA INGLESE


A svariati giorni di distanza dall'ultimo post finalmente ho di nuovo un istante per sedermi alla mia nuova scrivania. 
Nuova perche' e' una new entry in questa casa, ma in realta' e' assai datata dal momento che proviene dall'ufficio dell'agenzia marittima di mio nonno materno. 
Mi piace avere in casa un pezzo d'arredamento appartenuto a lui, me lo fa sentire piu' vicino, a dispetto dei tanti anni trascorsi dalla mattina in cui ci lascio'.
Quest'anno e' stata una Pasqua non esattamente felice per la mia famiglia, ma come sempre esiste una nota positiva in tutto cio'. Infatti vi dico che e' proprio in queste circostanze che si avverte in maniera piu' intensa il legame con i nostri cari. 
Non sara' sufficiente, ma una giornata trascorsa in campagna puo' aiutare. 
Raccogliere asparagi e fiori selvatici, sporcarsi le mani di terra, scalare una roccia e correre a perdifiato lungo un pendio per ritrovare un poco di pace. 


Non ho avuto il tempo materiale per preparare un dolce da offrire dopo il pranzo, percio', questa volta mi sono limitata a presentare in tavola la squisita Colomba Tradizionale gentilmente offertami dalla Flamigni, che ho pensato di arricchire con della semplice crema inglese; devo dire che e' stata davvero una scelta azzeccata!

Ingredienti per la mia Crema Inglese

400 ml di latte fresco
100 ml di panna fresca
120 g di zucchero semolato
6 tuorli d'uovo
1 stecca di vaniglia

Versate il latte in un tegamino dal fondo antiaderente, aggiungete la stecca di vaniglia incisa per tutta la sua lunghezza e scaldate fino a sfiorare l'ebollizione; nel frattempo sbattete le uova con lo zucchero e aggiungetele al latte, incorporate la panna e fate cuocere, rimestando continuamente, senza mai fare bollire. La crema sara' pronta quando, estraendolo, velera' il dorso del cucchiaio.
Servite la crema, tiepida o fresca, con la colomba.

Friday, April 6, 2012

MENDEL NEL MIO BALCONE, NONNI E PANE PASQUALE


Mendel sarebbe stato fiero del mio operato, o meglio, sarebbe stato felice di sapere che il mio piccolo ma lussureggiante balconcino e' animato da un frenetico avvicendarsi di amori tra fiori e insetti alati: bombi, api e vespidi di ogni sorta si affannano senza soluzione di continuita', trasportando pollini da una corolla all'altra. Ergo, lasciate ogni speranza, o voi che siete allergici al loro veleno.
Non ho citato Mendel a caso, ma per una ragione ben precisa. Vedete la fresia in primo piano? Quella rosa tenue? Beh, quel bellissimo fiore, screziato di giallo alla base, anche se cio' non e' chiaro dalla foto, e' il frutto dell'incrocio tra una fresia fucsia e una gialla...ne vado molto fiera!
Detto cio', vi lascio la ricetta di un pane molto pasquale che ho preparato stamattina e che ho gia' provveduto a congelare (non storcete il naso, eh?). Lo assaggeremo domani e sara' buono e ricco di sostanza, perfetto per riprendersi dal digiuno quaresimale.


200 g di fecola di patate
600 ml di acqua tiepida
100 g di lardo tagliato a dadini
25 g di lievito di birra fresco
3 cucchiaini di sale
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di zucchero

cuddles time with Granpa

Miscelate la farina, la fecola, il sale e lo zucchero. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida, aggiungetelo alla miscela di farina e unite l'olio extravergine d'oliva. Lavorate con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporate il lardo e lavorate ancora qualche minuto. Coprite l'impasto con della pellicola trasparente e lasciate lievitare per 6 ore almeno.
Al termine di questo periodo riprendete l'impasto e, aiutandovi con una piccola quantita' di farina sulle mani, suddividetelo in quattro pagnottelle, che disporrete su una placca da forno foderata di carta oleata.
Cuocete in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 30 minuti, o fino a doratura della superficie del pane.

Wednesday, April 4, 2012

LINGUINE ALLA NICOLO


Niente di piu' semplice. Niente di piu' saporito.
Nicolo, affermato chef e proprietario di uno dei piu' celebri ristoranti italiani, sito - guarda caso - proprio sul lungomare della mia isola del cuore, la sa lunga and never goes wrong.
Con due o tre ingredienti crea qualcosa di eccezionale. Come un mago che estrae meraviglie dal suo cilindro.

Questa ricetta e' fortemente ispirata ad uno dei suoi cavalli di battaglia e ve la propongo perche' ieri sera e' stata molto apprezzata dai miei deliziosi commensali e davvero merita.

Ingredienti per 5-6 persone

500 g di trenette o linguine
250 g di tonno in olio d'oliva sgocciolato
1 manciata di olive nere e 1 manciata di olive verdi denocciolate e tritate grossolanamente
una decina di capperi sotto sale, accuratamente lavati, drenati e tritati
4 filetti di acciuga sott'olio tritati
la scorza grattugiata di 2 limoni piccoli
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di burro
pepe nero macinato fresco
1 manciata di pinoli sgusciati

1 cucchiaio abbondante di un trito misto delle seguenti erbe:

maggiorana fresca
prezzemolo fresco
basilico fresco
timo esiccato
rosmarino esiccato

100 g di pecorino stagionato grattugiato

In un'ampia padella fate fondere il burro insieme all'olio d'oliva, fatevi insaporire e disfatevi con l'ausilio di un mestolo il tonno e le acciughe. Alzate appena la fiamma e unite i pinoli, le olive, i capperi, le erbe, la scorza del limone e il pepe. 
Non dovrebbe essere necessario aggiungere sale in quanto sono presenti tanti ingredienti ad elevato indice di sapidita'.
Scolate le trenette e versatele nella padella, saltatele su fiamma vivace nel condimento che avete preparato, incorporate il pecorino e servite...non crederete alle vostre papille!

Monday, April 2, 2012

LA MIA PRIMA PANADA E UNA NUOVA COLLABORAZIONE


Diciamolo, questa volta ho voluto strafare. Insomma, ho appena imparato a preparare il pane, mica me lo ha ordinato il medico di fare una panada? Eppure, nonostante l'ansia da prestazionee il timore di fallire nell'impresa, il risultato finale mi ha dato grande soddisfazione.
La panada e' un piatto tipico della cucina sarda. Si tratta di una sorta di pane ripieno di carne, il piu' delle volte di agnello, oppure di pesce, molto famosa quella di anguille, o ancora di verdure miste. E' un piatto unico, molto sostanzioso e una volta messo in tavola non necessitera' di altro accompagnamento se non di una bella insalata o delle verdure crude e pinzimonio.
Noi abbiamo offerto ai commensali anche dei formaggi deliziosi che ho ricevuto dal Caseificio Spadi...non potevo esimermi dall'inaugurare la mia nuova speciale collaborazione!






Ingredienti

Per la pasta

300 g di farina 00
1 bicchiere di olio d'oliva (in genere viene utilizzato lo strutto, ma io ho preferito "sgrassare" un poco la preparazione)
acqua tiepida
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino raso di zucchero




Per il ripieno

300 g di petto di pollo tagliato a pezzetti
200 g di pisellini (io ho utilizzato i Primavera Findus) precedentemente scongelati e drenati
3 patate di medie dimensioni pelate e tagliate a dadini
1 spicchio d'aglio intero
2 pomodori secchi tritati
prezzemolo fresco tritato
1 bustina di zafferano
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva 
pepe nero macinato
sale q.b.

Lavorate la farina con l'olio d'oliva, il sale, lo zucchero e acqua tiepida che aggiungerete poco a poco fino ad ottenere un impasto non appiccicoso. Prima di cominciare a tirare la pasta prelevatene una quantita' pari ad una palla da tennis che vi servira' per il coperchio.
Stendete la foglia in uno strato non troppo sottile, cercando di dare una forma il piu' circolare possibile. Disponete la sfoglia su una teglia profonda.
Ora prendete una terrina abbastanza capiente e versatevi gli ingredienti destinati al ripieno. Nel mio caso il petto di pollo tagliato a dadini insieme alle patate, i pisellini, i pomodori secchi, il prezzemolo, lo spicchio d'aglio intero - io l'ho messo con la buccia - bagnate con l'olio d'oliva, salate, aggiungete il pepe, lo zafferano in polvere e mescolate il tutto. Riempite la panada e adagiatevi sopra il coperchio di sfoglia ottenuto dalla stesura della pasta rimanente. Sigillate i bordi del coperchio con quello della base della panada. 
La mia chiusura non e' certo bella come quella eseguita da un professionista, non sapevo come si facesse, ma pazienza, il gusto ha compensato questa mancanza!
Cuocete in forno preriscaldato a 160 gradi per 1 ora.