Ultimamente ho registrato una crescita geometrica della mole di lavoro arretrato e quasi mi vengono le vertigini al solo pensiero di doverlo smaltire, ma e' controproducente e sciocco continuare ad attendere, procrastinare o, peggio, dire: "ah! ci penso domani!", sapendo benissimo che domani avremo senza dubbio qualcosa di assolutamente improrogabile da svolgere.
La verita' e' che spesso ci facciamo un vezzo del pesante carico che rechiamo sulle spalle, e non vogliamo ammettere che ad alcuni degli appuntamenti, che abbiamo ritenuto irrinunciabili e di cui abbiamo lautamente infarcito la nostra giornata, avremmo potuto dire di no.
Ci siamo disabituati quasi completamente a ritagliare degli spazi e dei tempi di inattivita' e cio' ci porta non solo a sottoporre il nostro corpo ad un moto perpetuo, ma a pretendere di svolgere molte attivita' insieme, con il rischio di mandare la mente in corto circuito.
Io pero', quando devo fermarmi, lo sento.
So cosa devo limare e a cosa devo rinunciare se voglio mantenere un livello accettabile di lucidita'.
E lo faccio. Dico: "Fabia, timeout!", anche a costo di trovarmi a dover sgobbare per una settimana di filato.
Qualche tempo fa ho ricevuto una ricchissima campionatura della MAREBLU. E' rimasta in stand by per un po' in attesa del momento giusto.
Sono rimasta colpita dal vastissimo assortimento di prodotti, che spaziano dai diversi tipi di lavorazione del tonno, alle insalate pronte, ottime per soluzioni pranzo, quando il tempo di mettersi ai fornelli scarseggia. Ventresca, carpaccio e tonno al naturale, sardine, filetti di sgombro e alici, saranno la base delle mie prossime ricette.
Grazie MAREBLU!