Friday, May 18, 2012

VI CAPITA MAI?


Nel senso, vi capita mai di avere dei momenti, anche piuttosto prolungati, di autentica improduttivita'? Che non c'e' verso di cucinare, non c'e' verso di fotografare, di mangiare piatti diversi dal semplice, banale, sconfortante, riso bollito, o - massimo della licenza culinaria - una patata lessa?
E' un periodo in cui il mio appetito e' strano. Forse non mi sono ancora ripresa del tutto dall'influenza e ho spesso nausea, cosa che mi porta a desiderare unicamente cibi sconditi e poco saporiti. 
Insomma, questa situazione, per una persona amante del cibo, della tavola e dei convivi, potete facilmente capire, e' un vero disastro, che dico disastro, e' una sciagura!
Ci si e' messa poi l'emicrania, pero' non di quelle normali, che prendi una compressa di paracetamolo e te la cavi. No! Ci priviamo forse di un mal di testa che non si placa nemmeno con il ketoprofene? Giammai! 
Ieri avrei voluto praticare un foro nel mio cranio per farlo sfiatare. Giuro, l'avrei fatto se avessi avuto la certezza che poi sarei stata meglio! Ma niente, ho avuto uno smerigliameningi incorporato all'encefalo per 48 ore nette. E giu' sforzi da ernia per darmi un tono, per non apparire agli occhi dei miei studenti un cencio slavato e sofferente.
Quindi eccomi qui, a mani vuote, senza fame e senza acquolina in bocca, ma soprattutto senza ricetta. 
Quella, se tutto va bene, ve la proporro' domani.


Friday, May 11, 2012

BUDINETTI ALLA VANIGLIA


Quanto amo il budino alla vaniglia. Non c'e' momento della giornata in cui non sia assolutamente perfetto. Per colazione, per merenda, come dessert. E' sempre graditissimo, cosi' al naturale o con l'aggiunta di frutta fresca di stagione o, perche' no, di qualche goccia di cioccolato.



Ecco la mia ricetta per 4 persone

500 ml di latte intero
4 tuorli
1 stecca di vaniglia 
140 g. di zucchero
1 cucchiaino di amido di mais



Scaldate il latte fin quasi all'ebollizione, incidete il bacello di vaniglia ed estraetene con la punta di un cucchiaino i semini, che aggiungerete al latte caldo.
Sbattete i tuorli con lo zucchero e l'amido di mais e, a filo, aggiungeteli al latte.
Cuocete a fuoco bassissimo, mescolando continuamente fino a lieve addensamento.
Versate la crema nei vostri stampini, e sistemateli in una teglia dalle sponde alte che avrete riempito con acqua sufficiente a coprire per meta' l'altezza degli stampini stessi.
Cuocete in forno preriscaldato a 170 gradi per circa 25-30 minuti, poi sfornate e lasciate raffreddare prima di conservare in frigorifero.
Servite i budini freschi o a temperatura ambiente.

Wednesday, May 9, 2012

ORECCHIETTE AL CAVOLO NERO E PANNA



I cavoli non sono esattamente la mia passione, ma devo ammettere che utilizzati come base per il condimento di un primo piatto riescono a conquistare anche il mio palato.

Ingredienti per 4 persone

400 g di Orecchiette
400 g di cavolo nero, ben pulito e sbollentato per 5 minuti in abbondante acqua salata
100 ml di panna liquida da cucina
1 peperoncino piccante intero
1 spicchio d'aglio intero
1 ciuffo di foglie di prezzemolo tritato
sale q.b.
pepe nero macinato fresco
parimigiano grattugiato

Dopo aver sbollentato il cavolo, riducetelo in pezzi abbastanza piccoli, poi rosolatelo in una padella con l'olio extravergine d'oliva insieme ad uno spicchio d'aglio e ad un peperoncino. Eliminate l'aglio non appena la sua superficie appare dorata, regolate di sale e proseguite la cottura a fuoco lento per una decina di minuti. Aggiungete la panna e lasciate andare ancora un poco. A questo punto rimuovete anche il peperoncino, che nel frattempo avra' rilasciato aroma e piccantezza a sufficienza.
Scolate le orecchiette e trasferitele insieme a un fondo di acqua di cottura nella padella insieme al cavolo, aggiungete il prezzemolo tritato, una spolverata di pepe nero macinato e abbondante parmigiano grattugiato.



Saturday, May 5, 2012

TAGLIATELLE ALL'UOVO AL RAGU' DI RICCIOLA E MELANZANE


Anche oggi una ricetta semplice. Semplice si fa per dire dato che anche questa volta mi sono limitata ad impreziosire e personalizzare un prodotto squisito bell'e pronto.
E anzi, a tal proposito vi dico che sono perdutamente innamorata dello stile di Nigella Lawson e non per niente possiedo alcuni dei suoi libri.
Mi piace la naturalezza con la quale si muove ai fornelli e l'adoro perche' assaggia mentre cucina, cosa ammirevole per due ragioni: assaggiare significa credere nell'umana imperfezione e non preoccuparsi di mascherarla. 
Non si spara arie da grande chef e non si vergogna di aggiustare il tiro in corso d'opera, perche' desidera offrire ai suoi commensali, generalmente amici e familiari, un piatto che abbia la sua impronta e che li faccia sentire coccolati.
E poi  perche' con la stessa naturalezza apre una lattina di legumi lessati e, udite udite, utilizza un pan di spagna pronto. Insomma, all'occorrenza anche lei si semplifica la vita!

Quando ricevetti il pacco contenente la campionatura di prodotti della ditta "Campisi", sono stata immediatamente catturata dal Ragu' di Ricciola e stavo solo aspettando la giusta occasione per provarlo. 


Ecco quale e' stata la sua sorte. 



Ingredienti per 3-4 persone

400 g di tagliatelle fresche all'uovo
1 vasetto di ragu' di ricciola Campisi
1 melanzana viola chiaro, spuntata, lavata e tagliata a dadini
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva Dante
1 trito misto di basilico, prezzemolo e maggiorana (erbe fresche, non esiccate)
sale q.b.
pepe nero macinato fresco

Rosolate la melanzana a lungo in olio extravergine d'oliva, fino a che la polpa non diventa morbida e la pellicina non avra' assunto una sfumatura dorata. Salate moderatamente. Vi consiglio come sempre di alternare fasi di cottura a fiamma vivace e tegame aperto, ad altrettante fasi a fuoco bassissimo e tegame chiuso. Non me lo ha insegnato nessuno, ci sono arrivata empiricamente e funziona!
Drenate le tagliatelle al dente, ma lasciate che rimanga un poco di acqua di cottura per evitare che il risultato finale sia asciutto. Trasferite le tagliatelle nel tegame dove avete preparato le melanzane, aggiungete il ragu' di ricciola e fate mantecare insieme alle erbe tritate, il pepe nero macinato e un giro di olio d'oliva.
Servite e se proprio volete osare...vi suggerisco una bella pioggia di pecorino fresco in piccole scaglie.

TORTA CAPRESE SAN MARTINO...CON UN TOCCO TUTTO MIO


Perche' disdegnare un dolce in scatola quando la qualita' degli ingredienti in essa contenuti e' superba? 

Piattino Green Gate

E lo dico io che tendenzialmente sono assai scettica nei confronti di tutto cio' che e' "prefabbricato", impacchettato e piu' o meno pronto da infornare.
Mi sono dovuta ricredere quando ho preparato, in pochissime mosse, la strepitosa Torta Caprese, gentilmente donatami da San Martino, preparazione per la quale mi sono limitata ad aggiungere il burro e delle uova, e un tocco di originalita': 1 pera tagliata a spicchi, sistemata sul fondo della teglia, e una tagliata a dadini e aggiunta all'impasto. Il risultato e' stato ottimo!

La scatola delle meraviglie


 


Friday, May 4, 2012

PESCE SPADA AL PEPE ROSA E VINCHEF


Vi propongo una ricetta semplice e molto salutare, ottima in questo periodo dell'anno in cui l'aria si fa tiepida e la voglia di cibi pesanti ed eleborati va scemando.
Una mattina al parco con il piccolo di casa non puo' che concludersi con una passeggiata verso il chiassoso, colorato e folcloristico mercato del pesce. Lui dormiente sul passeggino, vinto dalle tante fatiche, e io a godermi i raggi del sole sulla pelle.
Ho acquistato due bei tranci di pesce spada, erano freschissimi, quindi irresistibili. Ecco come li ho cucinati.

Ingredienti per 2

2 tranci di pesce spada
1 foglia di alloro
1 piccolo grappolo di pepe rosa
1/2 bicchiere di Vinchef
sale q.b.

Fate rosolare su entrambi i lati i tranci di pesce spada in olio extravergine d'oliva, salateli moderatamente e sfumate con il Vinchef
Unite il pomodorino secco tritato, la foglia di alloro e il pepe rosa. Abbassate la fiamma e chiudete il tegame con il coperchio. Lasciate cuocere per 15 minuti circa e se necessario, in finale, fate restringere un poco per ottenere un sughetto avvolgente...buon appetito!


Thursday, May 3, 2012

CALAMARATA AL SUGO DI SARDE


Questa e' una ricetta che ci propose mio padre qualche tempo fa in occasione di un pranzo in famiglia.
Ve la racconto perche' oltre ad essere semplicissima da preparare, e' gustosissima, bella da vedere e vanta una consistenza fuori dal consueto. Insomma, merita davvero!
Colgo anche l'occasione per presentarvi la mia ultima collaborazione, quella con il delizioso Olio extravergine d'oliva Dante, un olio dal colore verde, dal sapore corposo e con una particolare nota di "carciofo", tipica degli olii di prima spremitura. In una parola: eccezionale! La bottiglia che lo contiene e' totalmente in plastica, per cui interamente riciclabile e questa attenzione per la tutela dell'ambiente e' degna di nota. Grazie Olio Dante!


Ingredienti per  4 - 5  persone

6 sarde, ovvero due scatole di sardine in scatola.
500 g di Calamarata Liscia di Gragnano
15 gherigli di noci 
10 pomodorini ciliegia
la scorza grattugiata di 1 limone 
mezzo bicchiere di vino bianco secco
prezzemolo fresco tritato
peperoncino
2 spicchi d'aglio interi
pecorino stagionato grattugiato
qualche cucchiaio di pangrattato


Fate imbiondire in un fondo d’olio extravergine d'oliva Dante 2 spicchi d’aglio, quindi rimuoveteli.
Aggiungete le sarde spezzettate, dopo aver eliminato le squame (se eccessive) e la lisca centrale, poi il prezzemolo tritato, la scorza grattugiata del limone e il peperoncino.
Cuocete a fuoco lento per pochi minuti. Aggiungete il vino e continuate la cottura fino ad evaporazione. Aggiungete le noci spezzettate e i pomodorini tagliati.  Aggiustate di sale e cuocete per altri 3 minuti.
Scolate la Calamarata al dente e condite con il sugo alle sarde.
Finite con una spolverata di pecorino grattugiato e il pangrattato.
Sentirete che squisitezza!